La depressione

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La Depressione è un disturbo molto diffuso, di cui soffre circa il 10-15% della popolazione, con una maggiore frequenza fra le donne: compare, infatti nel 25% delle donne e nel 12% degli uomini. Può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal livello culturale e dallo status socioeconomico. Rappresenta, nella popolazione fra i 14 ed i 44 anni, la prima causa di disfunzionalità, precedendo nella classifica i disturbi cardiovascolari e le patologie tumorali. Il Disturbo Depressivo è caratterizzato principalmente da:

  • umore depresso o tristezza per la maggior parte del giorno;
  • ridotta capacità di trarre piacere dalle attività che in passato procuravano gioia e soddisfazione;
  • senso di fatica e sensazione di non farcela nelle attività quotidiane;
  • sensi di colpa, autocritica, autosvalutazione e sensazione di essere un fallito;
  • mancanza di speranza e pianto;
  • pensieri negativi e idee di morte;
  • irritabilità;
  • difficoltà a prestare attenzione, a concentrarsi e a prendere decisioni;
  • sonnolenza e aumento della durata del sonno;
  • risvegli notturni angosciosi, con difficoltà a riprendere sonno;
  • inappetenza o, in rari casi, aumento dell’assunzione di cibo;
  • ridotto desiderio sessuale.

Può essere caratterizzato da un singolo episodio o da episodi ricorrenti. Se si è sperimentato un episodio depressivo, si hanno maggiori probabilità che si presentino altri episodi di depressione nel corso della vita.
La depressione si manifesta attraverso sintomi di tipo fisico, cognitivo, emotivo e comportamentali.
I più comuni sintomi fisici riguardano la perdita di energia, il senso di fatica, i disturbi della concentrazione e della memoria, l’agitazione motoria ed il nervosismo, la perdita o l’aumento di peso, i disturbi del sonno, la mancanza di desiderio sessuale, i dolori fisici, il senso di nausea, la visione offuscata, l’eccessiva sudorazione, il senso di stordimento, l’accelerazione del battito cardiaco e le vampate di calore o i brividi di freddo.
I sintomi cognitivi hanno a che fare con un modo di pensare incentrato su assunzioni disadattive (ad esempio, regole assolute e rigide, doveri da assolvere e rispettare), aspettative irrealistiche (standard eccessivamente elevati sia nei confronti di sé che degli altri) e pensieri automatici negativi su sé, sugli altri e sul futuro.
La tristezza, l’angoscia, la disperazione, il senso di colpa, il vuoto, la mancanza di speranza nel futuro, la perdita di interesse per ogni attività, l’irritabilità e l’ansia sono le emozioni che, tipicamente, vengono sperimentate da chi soffre di depressione.
Per quanto riguarda i sintomi comportamentali, è possibile riscontrare una riduzione delle attività quotidiane, la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, l’evitamento delle persone e l’isolamento sociale, i comportamenti passivi, la riduzione dell’attività sessuale e i tentativi di suicidio.
L'eziologia del Disturbo Depressivo non è del tutto chiara, ma appare sempre più plausibile una complessa interazione di fattori genetici, psicologici ed ambientali.
La depressione può avere conseguenze sull’attività scolastica o lavorativa della persona, può portare a problemi di tipo relazionale con il partner, i figli, gli amici e i colleghi e, inoltre, può condizionare anche il rapporto con se stessi e con il proprio corpo.

Il Disturbo Depressivo ha una buona percentuale di risoluzione della sintomatologia in seguito al trattamento che può essere farmacologico, psicologico, psicoterapeutico o combinato.
Fra i molti interventi, quello ad indirizzo cognitivo ha un elevato indice di provata efficacia, ed è spesso il trattamento di elezione, sia come trattamento unico, sia in sinergia con la terapia psicofarmacologica.

I tipi di depressione

La depressione melanconica
è caratterizzata da una perdita di piacere in tutte o quasi tutte le attività, una mancata reattività agli stimoli piacevoli, una umore depresso più pronunciato di quello del dolore o perdita, un peggioramento dei sintomi nelle ore del mattino, di prima mattina di veglia, ritardo psicomotorio, perdita di peso eccessivo o di colpa eccessiva..
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La depressione atipica
è caratterizzata da reattività dell'umore (anedonia paradossale) e positività, significativo aumento di peso o aumento dell'appetito, sonno eccessivo o sonnolenza (ipersonnia), una sensazione di pesantezza agli arti conosciute come "paralisi di piombo" e significativa riduzione di valore sociale, come conseguenza di ipersensibilità al rifiuto interpersonale percepito. .
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La depressione catatonica
è una forma rara e grave di depressione maggiore che coinvolge disturbi del comportamento motorio e altri sintomi. L'individuo appare muto e quasi soporoso, rimane immobile o mostra movimenti senza uno scopo o addirittura bizzarri.
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depressione post-partum
Con il termine disturbi della depressione post-partum o associati con il puerperio, ci si riferisce alla intensa depressione prolungata e talvolta invalidante, vissuta dalle donne dopo il parto. La depressione post-partum ha un tasso di incidenza del 10-15% tra le neo mamme.
Disturbo affettivo stagionale (SAD)
è una forma di depressione in cui gli episodi depressivi si acutizzano in autunno o in inverno per poi risolversi in primavera. La diagnosi viene fatta se almeno due episodi si sono verificati nei mesi freddi, con nessuno in altri momenti, per un periodo di due o più anni.
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Disturbo bipolare
è un disturbo mentale caratterizzato da oscillazioni del tono dell’umore, quindi delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti e della capacità di funzionamento dell’individuo. Nel disturbo bipolare vi è un’alternanza di uno stato depressivo e uno maniacale.